Fotografare un target

Fotografare un target può sembrare un’operazione semplice, ma purtroppo non lo è: questa è la fase più impegnativa e più importante per creare un profilo di alta qualità.

Il problema è produrre un’immagine che rispecchi il reale comportamento colorimetrico della fotocamera sotto la sorgente di luce utilizzata. La soluzione è adottare degli accorgimenti che evitano la formazione dei fenomeni che distorcono le informazioni catturate nell’immagine.

Ingredienti per un profilo di alta qualità

Ogni elemento coinvolto deve rispondere a requisiti fisici e geometrici:

il piano d’appoggio del target:

  • rigido
  • piano
  • opaco
  • scuro
  • acromatico
  • a 45 gradi rispetto alle sorgenti di luce

le sorgenti di luce:

  • le uniche fonti di illuminazione (attenzione ai riflessi)
  • stesso tipo e modello
  • stessa tensione di alimentazione
  • stesso illuminamento (lux)
  • luce diffusa
  • luce uniforme
  • contrapposte
  • simmetriche
  • a 45 gradi rispetto al target (!)
  • sul prolungamento dell’asse longitudinale del supporto
  • i centri dei fasci luminosi cadono al centro del target

il target:

  • scientificamente valido
  • facile da usare (attenzione ai target lucidi)
  • in ottime condizioni
  • piano (!)
  • pulito
  • occupare solo la parte centrale del fotogramma
  • messo a fuoco

la fotocamera:

  • il sensore parallelo al piano d’appoggio
  • l’asse dell’ottica al centro del target
  • i bordi del target e dell’immagine paralleli
  • diaframma chiuso
  • bassi ISO
  • formato immagini RAW
  • sensore pulito

l’esposizione:

  • il bianco nel range 235-245

L’esposizione corretta porta la tacca bianca del target a superare almeno RGB 210, ma consiglio di arrivare nel range citato.

Il bracketing dell’esposizione (1/3 stop) aiuta a raggiungere l’esposizione corretta in poco tempo. Il controllo della fotocamera via USB da computer è molto comodo per caricare direttamente le immagini nel raw converter e controllare l’esposizione al volo.

Questo è lo schema geometrico degli elementi coinvolti:

Sotto la simulazione del risultato ideale realizzata con 3D Studio Max:

Questa è una fotografia in luce solare:

Conclusioni

Purtroppo le cose sono più complicate dell’inserire il diagramma di prova nella scena come viene pubblicizzato dalla stessa X-Rite:

In questa fase si può perdere tanto tempo soprattutto le prime volte, però va ricordato che un profilo di qualità regala soddisfazioni per tanto tempo anche in condizioni di luce diverse (senza esagerare) da quelle di ripresa del target. La soddisfazione di trovarsi fin da subito con un ottimo bilanciamento tonale evitando frustranti lavori di editing farà dimenticare in fretta l’impegno richiesto.

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