Gamut Warning: ma come funzioni?

Il Gamut Warning è il comando di Photoshop che nelle soft proof evidenzia i pixel dell’immagine che hanno valori di colore critici per la conversione impostata. E’ una di quelle funzioni avvolte dal mistero perchè la sua logica di funzionamento non è né documentata né facilmente capibile.

L’ipotesi più semplice è quella che il comando evidenzi tutti i pixel che subiranno una approssimazione durante la conversione di colore (i pixel che si trovano all’esterno del gamut di destinazione). Questo significa che dovrebbe evidenziare tutti i pixel che dopo la conversione raggiungono i limiti di codifica (o-255) in almeno un canale RGB.

Vediamo se funziona così.

Su un’immagine di prova attivo una semplice soft proof:

attivo il Gamut Warning, campiono due pixel vicini (Sample Size: Point) e seleziono la modalità di campionamento Proof Color in modo che i valori RGB letti corrispondano ai valori post-conversione:

Il verde è clippato in entrambi i campioni, quindi quest’ipotesi è errata.

Una seconda ipotesi potrebbe essere quella di una scelta intelligente dei pixel da evidenziare: per esempio, un colore clippato in un canale per 2 punti RGB è indubbiamente fuori gamut ma non può essere notato dal sistema di visione umano, quindi il comando potrebbe evidenziare quei pixel che superano una determinata soglia di distanza tra il valore di colore ideale e quello reale reso dalla periferica di destinazione. La distanza potrebbe essere misurata con una delle formule CIE delta E.

Verifichiamo questa seconda ipotesi.

Con il modulo Gamut Tool di Patchtool creo un target di 216 tacche distribuite in modo equidistante nello spazio di colore cubico RGB:

… apro il target salvato in formato txt e lo esporto in formato tiff 16 bit per Photoshop:

In PS apro il tiff e assegno il profilo ProPhoto:

… imposto la soft proof:

… e attivo il Gamut Warning:

Torno in PatchTool e con lo strumento Gamut Tools cerco le patches che debordano dal gamut di destinazione. Il modulo oltre a fornire quest’indicazione stima la differenza di colore tra le patches ideali e quelle approssimate dalla conversione secondo varie formule delta E.

Impostando il dE sulla formula originaria del 1976 e la soglia su 13 si ottiene lo stesso risultato del Gamut Warning di Photoshop:

Una seconda prova con sRGB come spazio di destinazione ha dato risultati simili ma con un’impostazione diversa della formula di distanza del colore.

Conclusioni

Sembra che il Gamut Warning di Photoshop sia stato concepito in modo intelligente e che il suo scopo sia quello di indicare i pixel che dopo la conversione superano una determinata soglia di differenza di colore con i valori ideali e quindi tali pixel possono essere considerati critici. Rimane nell’ombra il criterio con il quale opera le sue scelte.

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