ColorChecker Passport di X-Rite crea profili di fotocamera personalizzati da zero, ovvero calcola ex novo tutti i parametri del nuovo profilo DNG (matrici di caratterizzazione + eventuali tavole HSL).
Il tool, distribuito gratuitamente con ogni ColorChecker, crea entrambi i tipi di profilo DNG per qualsiasi illuminante:
- profili a singolo illuminante: descrivono il comportamento della fotocamera nelle condizioni di luce nelle quali il target è stato ripreso
- profili a doppio illuminante: il target viene ripreso in due condizioni di luce diverse estendendo la validità del profilo ad un range di condizioni di illuminazione molto più ampio.
Uso del software
Dopo aver lanciato l’applicazione è sufficiente:
- scegliere il tipo di profilo:
- trascinare nella finestra le immagini del target in formato DNG (bisogna convertire preventivamente i raw generati dalla fotocamera), centrare le zone di campionamento sulle tacche di colore e cliccare su Crea Profilo:
- il software chiede il nome del profilo e la cartella di installazione (non cambiare il percorso predefinito se non si sa cosa si sta facendo):
- Dopo alcuni istanti questo avviso conferma il successo dell’operazione:
Ora, quando in ACR apriamo un’immagine ripresa con quel modello di fotocamera, in Camera Calibration possiamo scegliere il nuovo profilo:
DNG Profile Manager, altro software gratuito di X-Rite, riporta gli illuminanti calcolati dal profilatore:
Personalizzare i valori di riferimento
ColorChecker Passport non importa direttamente i valori di colore personalizzati delle tacche, tuttavia è possibile modificare il file di testo in cui X-Rite registra dei dati spettrali generici del ColorChecker. Partendo da questi valori spettrali il tool calcola le coordinate di colore per l’illuminante rilevato.
In PatchTool, per esportare i valori di riferimento nel formato corretto, occorre impostare il modulo Export in questo modo:
Nel file esportato bisogna selezionare e copiare solo i dati spettrali (nella finestra sotto in azzurro)…
… e incollarli al posto degli originali nel file TXT che su Mac si trova in questa cartella (magari salvando prima il file originale):
Marco,
Thank you for providing this useful information.
I’m still not sure what the motivation is for redoing the profile from scratch rather than starting with a base profile, as in DPE. Is X-rite able to get superior results that way? or just different…
Rob
The problem is not redoing the profile from scratch or not, but stressing the matrices before applying the LUT. You can understand this problem in this post: http://www.gialandra.it/archives/372
Marco